“Go Trump”
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Er hat es erneut geschafft, bereits zum zweiten Mal besiegt Donald Trump eine weibliche Kandidatin der Demokraten und wird somit der 47. Präsident der Vereinigten Staaten von Amerika. Come al solito queste elezioni polarizzano il mondo intero, anche le personalità dell'Alto Adige.
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Arno Kompatscher, Presidente della Provincia di Bolzano – SVP
“Purtroppo, il risultato era prevedibile. In tempi di crisi, quando i cittadini sono preoccupati, soprattutto per le questioni economiche, tendono a votare chi propone soluzioni semplici anche per problemi complessi. Donald Trump ha fatto leva su questo ed ora ha vinto. È un momento in cui l'Europa deve finalmente comprendere l'importanza di fare squadra per difendere i propri interessi, promuovere le proprie politiche e preservare i propri valori, se vuole rimanere competitiva sulla scena politica internazionale. In caso contrario, i danni potrebbero essere ancora più gravi. Il futuro si preannuncia con una crescente spinta all'isolazionismo e a una politica "America First", che rischia di danneggiare anche l'economia globale, soprattutto in ambito di dazi. È quindi essenziale che l'Europa faccia fronte comune per adottare politiche ragionevoli e sostenibili”.
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Reinhold Messner, Extrembergsteiger und Buchautor
„Donald Trump lügt von Haus aus, davon könnten sich andere Politiker etwas abschneiden. Diese Methoden sind während eines Wahlkampfs in einem zivilisierten, demokratischen Land nicht akzeptabel. Trump wird seine „America First“-Politik auf der internationalen Bühne fortführen. Für eine genauere Einschätzung ist es aber noch zu früh. Jetzt müssen wir mindestens ein Jahr warten, um zu verstehen, wohin es geht.“
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Julia Unterberger, Senatrice – SVP
“La vittoria di Trump impone all’Europa di diventare finalmente adulta: costruzione della difesa comune, superamento del principio di unanimità, una sempre maggiore integrazione sulle politiche fiscali ed economiche. E, come mi auguro, nessun cedimento o rinuncia sulla transizione ecologica. Se Trump continuerà a essere quello di sempre c’è ben poco di cui sperare: gradualmente l’Ucraina sarà lasciata al suo destino, verranno imposti dazi alle importazioni, andrà in soffitta qualunque impegno americano nel contrasto alla crisi climatica, verranno colpiti i diritti civili e quelli delle donne. Per l’Europa è davvero l’ultima chiamata: o impara finalmente a fare da sola o sarà l’agnello sacrificale di questo disegno”.
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Otto Mahlknecht, Parteiobmann – Freiheitliche
„Es ist ein sensationeller, großartiger Sieg, vor allem für die Demokratie, denn obwohl die etablierten politischen Größen und die Presse Trump verunglimpfen und schaden wollten, haben die Amerikaner ihr demokratisches Recht genutzt und ihre Meinung kundgetan. Für uns in Europa ist der Sieg dahingehend vorteilhaft, weil Trump auf eine Beendigung der Kriege in Gaza und der Ukraine hinarbeiten wird, außerdem kann seine Wirtschaftspolitik und seine strikte Linie gegen illegale Einwanderung ein Vorbild für Europa darstellen.“
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Elide Mussner e Luca Bertolini, portavoci dei verdi
“Donald Trump è il 47º presidente degli Stati Uniti; i repubblicani vincono, i democratici perdono. Mai prima d'ora una campagna elettorale è stata così estenuante, divisiva e, soprattutto, segnata da così tante menzogne pubbliche pronunciate dal candidato repubblicano. Durante il suo mandato precedente come presidente, sono state registrate circa 30.000 dichiarazioni pubbliche false da parte di Trump. Ora è di nuovo presidente. Nel suo programma elettorale, il "Project 2025", Trump ha illustrato come tra l'altro intende indebolire le istituzioni democratiche, discriminare le persone con un passato migratorio e tagliare i finanziamenti all'istruzione, se questa non seguirà determinati valori ideologici. Il diritto all'aborto già da tempo è minacciato da lui e i repubblicani. Nell’economia, con ogni probabilità, adotterà misure aggressive contro qualsiasi concorrente straniero, indebolendo ulteriormente l'equilibrio economico internazionale. Pur riconoscendo la scelta democratica fatta da elettori e elettrici, come Grüne Verdi Vërc, siamo profondamente preoccupati per questo esito elettorale, che porterà sconvolgimenti a livello globale in questioni geopolitiche ed economiche. Ora più che mai, abbiamo bisogno di un’Europa unita, un’Europa che resti solidale e difenda con determinazione i propri valori”.
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Anton Rainer, Spiegel-Journalist mit Südtiroler Wurzeln
„Ich hätte meinen Kollegen in den USA glauben sollen. Unsere Redaktion arbeitet mit 17 Korrespondenten und Korrespondentinnen vor Ort zusammen, und alle sagten, dass es ein wahnsinnig knappes Rennen wird. Wie auch schon im Wahljahr 2016 ist die Unterstützung für Trump in Europa unterschätzt worden. Immerhin sind die Wahlen ordnungsgemäß abgelaufen. Leider ist vor allem der Lokaljournalismus in den USA massiv zurückgegangen. Nationale Fernsehmedien sind sehr parteinahe geworden. Zudem haben die Menschen Freunde mit einer ähnlichen politischen Meinung, sowohl in der Stadt als auch auf dem Land. Die sozialen Medien verstärken das Gefühl, dass alle die eigene Meinung teilen. Damit stehen die Institutionen in den USA vor einem großen Glaubwürdigkeitsproblem und der Austausch mit Andersdenkenden geht verloren.“
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Marco Galateo, Assesore provinciale – FdI
“Come avevo previsto (e detto pubblicamente) gli americani hanno preferito la politica pratica dei conservatori nella ricerca di soluzioni ai problemi concreti delle persone e di mettere al centro l’interesse nazionale. Se fossi stato americano avrei però voluto una Giorgia Meloni americana, perché Meloni, che sicuramente difende l’interesse nazionale italiano, lo fa con una visione di insieme condivisa anche a livello internazionale sia a europeo che oltre i confini. Sono molto soddisfatto del risultato, perché sono certo che con il presidente Trump l’Italia potrà costruire un percorso di sviluppo economico e di pace”.
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Alexander von Walther, Vorsitzender der Südtiroler HochschülerInnenschaft
„Es ist überraschend und erschreckend, dass Donald Trump mit so einem großen Vorsprung gewinnen konnte. Ich glaube, ich spreche für die Mehrheit der Südtiroler Studenten, wenn ich sage, dass wir nicht glücklich über dieses Ergebnis sind. Auch aus den Analysen geht hervor, dass die junge Bevölkerung eher progressiver wählt. Es bleibt zu hoffen, dass die kommenden vier Jahre nicht ganz so schlimm werden. Trump war das letzte Mal schon radikal und jetzt ist er dazu auch noch alt. Ich bin besorgt.“
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Michaela Biancofiore, Senatrice – Coraggio Italia
“Sono felice per la vittoria del Neopresidente Trump. Il popolo americano ha parlato in modo chiaro e molto deciso assegnando una vittoria schiacciante che nessuno aveva voluto prevedere non sapendo ascoltare il cuore profondo degli Usa e regalandogli quella rivincita che tutti i neocon del mondo attendevano. Una vittoria storica anche perché tutti gli strati della popolazione si sono espressi in favore di Trump, una vittoria per l’Occidente che potrà finalmente ritornare protagonista nel mondo, lavorando in primo luogo per la pace e per un’economia forte. Condivido molto le parole del nostro premier Giorgia Meloni quando sottolinea che l’alleanza dell’Italia con gli Stati Uniti è incrollabile e che con Trump crescerà e si rafforzerà ancora. Sono solita dire che non è un caso che right in inglese significhi diritto, giusto ma anche destra. Ecco, oggi si è affermata la destra americana e quindi mondiale, una grande responsabilità che sono certa non verrà mai tradita e che sarà coronata da un grande successo che porterà pace e neo prosperità”.
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Heinz Peter Hager, Wirtschaftsberater und Unternehmer
„Zunächst finde ich es positiv und wichtig, dass es ein klares Ergebnis gibt und die Wahl nicht, wie angenommen, knapp ausgefallen ist. Persönlich ist Trump nicht mein Favorit, jedoch muss man auch bedenken, dass er zwar der Präsident ist, hinter ihm jedoch ein ganzes System steht. Was uns mit Trump als Präsidenten blüht, können wir heute nicht sagen, deshalb sollte man nicht gleich mit Vorurteilen um sich werfen. Wir müssen lernen, die nächsten vier Jahre mit ihm zu leben.“
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Anna Künig, Vorsitzende der Jungen Generation innerhalb der SVP
„Das war sicherlich nicht mein Traumergebnis. Mir wäre es definitiv lieber gewesen, hätte Kamala Harris gewonnen, auch weil sie eine Frau ist und eine Frau an der Spitze von einem so mächtigen Land ein wichtiges Zeichen gewesen wäre.“
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Zitat: “Es ist ein sensationeller, großartiger Sieg, vor allem für die Demokratie...”:
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