Wirtschaft | Caso Hager/Benko

Benko, nuove perquisizioni a Bolzano

Lo scrive il quotidiano austriaco Der Standard. Perquisiti anche gli uffici SIGNA a Vienna e Innsbruck. Gli inquirenti cercano legami tra la Fondazione Laura e le donazioni alle campagne elettorali in Sudtirolo e Trentino.
Innsbruck
Foto: Der Standard
  • Nell'ambito del fallimento del gruppo immobiliare SIGNA del magnate nordtirolese René Benko, attualmente in carcere a Vienna, ieri (6 maggio) gli inquirenti austriaci hanno effettuato una serie di perquisizioni negli uffici di Signa Development Selection AG nella Herrengasse e Renngasse a Vienna e a Innsbruck, così come nella ex villa di famiglia dei Benko a Igls, negli uffici della Fondazione privata Laura, nonché a Bolzano. Secondo il quotidiano Der Standard, l'iniziativa investigativa riguarda le inchieste in Italia e Germania: a fianco d'una trentina di agenti austriaci, infatti, alle perquisizioni – eseguite con rogatoria internazionale su richiesta delle Procura di Monaco di Baviera e della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Trento – avrebbero partecipato anche alcuni inquirenti tedeschi e italiani.

  • Il filone d'inchiesta italiano

    In particolare, sostiene Der Standard, nel mirino della Procura di Trento che indaga sulle operazioni immobiliari della SIGNA in Trentino e Sudtirolo – come il Gries Village, il Waltherpark e uno studentato a Bolzano – ci sarebbe un presunto flusso di donazioni alle campagne elettorali da parte del cosiddetto "sodalizio criminale": alle elezioni provinciali del 2018 (per un totale di 500mila euro versati alla Südtiroler Volkspartei), alle elezioni comunali di Bolzano, in quelle di Riva del Garda e in altre cinque elezioni nella regione. Secondo le autorità italiane, ci sarebbero legami con la Laura-Stiftung e la perquisizione dei locali di Innsbruck è “rilevante per quanto riguarda il coinvolgimento di René Benko nelle donazioni illegali”. Lui e gli altri indagati hanno finora negato tutte le accuse.

  • L'ordine d'indagine riportato da ZIB 2: trasmesso dal telegiornale dell'emittente di stato austriaca ORF. Foto: ZIB2
  • La Procura anticorruzione di Vienna, che coordina l'inchiesta in Austria, non ha ancora fornito dettagli ufficiali sulle delle perquisizione. Come riferisce Der Standard, rispetto a precedenti perquisizioni, questa volta sono stati sequestrati documenti di un lasso di tempo più ampio. Gli inquirenti italiani avrebbero cercato documenti, corrispondenza, registri personali interni degli indagati, password, telefoni cellulari, chiavette USB e altri dati per un periodo particolarmente lungo, tra il 1° gennaio 2013 e oggi. Secondo il giornale di Vienna, gli inquirenti tedeschi vogliono invece fare luce sulla fine fatta da 113 milioni di euro versati nel marzo 2022 da un fondo statale d'investimento dell'Arabia Saudita per un progetto immobiliare presso la stazione ferroviaria di Monaco (Projekt Franz). In realtà, la maggior parte del denaro sarebbe andata a Signa Development, che era già in difficoltà finanziarie: all'epoca - così Der Standard - avrebbe già avuto un buco di un miliardo di euro.

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Profil für Benutzer Josef Fulterer
Josef Fulterer Mi., 07.05.2025 - 21:48

Die Meute der Reichen die dem BENCO vertraut haben, "schmerzt der Umstand einem Hochstapler ein Luxus-Leben finaziert zu haben, noch mehr wie der Verlust ihrer Mäuse die sie -i h m- zur Vermehrung anvertraut haben."
Dabei haben die Vornehmsten brav beim Verprassen der Gelder mit gefressen + die Politiker zu Diensten wurden auch ... nicht vergessen.

Mi., 07.05.2025 - 21:48 Permalink
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Salto User
Günther Alois … Do., 08.05.2025 - 07:59

Herr Fulterer sie sprechen mir aus dem Herzen,mehr ist da nicht zu vermerken! Glaube aber,da werden sich noch einige Leichen im Keller präsentieren wird höchst interessant!

Do., 08.05.2025 - 07:59 Permalink