Gesellschaft | Parole che pesano.

A-tipico sarà Lei!

Lavoro tipico, lavoro a-tipico: una discriminazione con conseguenze a lungo termine.
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.

Studenti assunti dai supermercati solo per il sabato e la domenica, lavoratori pagati con buoni (voucher), collaboratori free lance: tutte situazioni a-tipiche, le definisce la contrattualistica tradizionale, anche se ormai normalmente diffuse. Tipico è considerato, di contro, il lavoro fisso a tempo pieno e indeterminato, ancorché sempre più raro. Il nuovo modo di lavorare, diffuso tra milioni di persone, soprattutto giovani e donne, viene esiliato nell’universo dell’ “a-tipico”. Esiliato nelle parole, ma anche nei fatti. Tante protezioni contrattuali e previdenziali accompagnano infatti il lavoro tipico, ma si fermano ai confini di quello a-tipico. Si disegna in questo modo anche la geografia della povertà del futuro. Sono troppe le prestazioni sociali che non spettano a chi è considerato a-tipico. Il mondo del lavoro cambia, ma le parole vecchie resistono e servono a legittimare nuove ingiustizie sociali.
www.albertostenico.it

ACHTUNG!
Meinungsvielfalt in Gefahr!

Wenn wir die Anforderungen der Medienförderung akzeptieren würden, könntest du die Kommentare ohne
Registrierung nicht sehen.

Erfahre warum

Bild
Profil für Benutzer Sergio Sette
Sergio Sette Mo., 12.10.2015 - 09:00

Mi sembra un commento un pochino ingenuo. Il lavoro a-tipico è stato introdotto proprio per questo: si diminuiscono le tutele e di conseguenza anche burocrazia e costi per le aziende. Un po' come per i vecchi CoCoCo (o CoCoPro), fintanto costavano meno che i contratti a tempo indeterminato le aziende, sicure fra l'altro che nessuino avrebbe controllato (perchè anche di questo aspetto va tenuto conto) ne hanno abusato a piene mani. Ora che il contratto a tempo indeterminato è agevolato, tutti ad assumere a tempo indeterminato.

Mo., 12.10.2015 - 09:00 Permalink
Bild
Profil für Benutzer Alberto Stenico
Alberto Stenico Mo., 12.10.2015 - 10:33

Caro Sergio Sette, io mi riferivo alle discriminazioni previdenziali e pensionistiche cui vanno incontro molte forme di lavoro a-tipico. La flessibilità delle forme contrattuali sarebbe perfettamente compatibile con la parità di trattamento previdenziale. Invece non è così. Un'ora di lavoro tipico non vale come un'ora di lavoro atipico ai fini della pensione.. Questa è l'ingiustizia ed esploderà nei prossimi anni/decenni con la determinazione delle pensioni di milioni di a-tipici. I nuovi poveri.

Mo., 12.10.2015 - 10:33 Permalink