Tram Bolzano
Foto: Gemeinde Bozen
Gesellschaft |  Finferli e nuvole

Vai col tram Caldaro-Bolzano!!!!

Senza offesa, Costa: *. Capisci che il tram bolzanino ha senso solo se intercetta i 23.000 che invadono la tua città?

La cosa più sconcertante è leggere gli argomenti del signor Davide Costa, il promotore del referendum antitram Bolzano-Caldaro. Io non lo conosco. Lui comunque dice: “Una proposta insensata quanto giuridicamente inammissibile”. Intende il referendum sul tram che dovrebbe coinvolgere anche Caldaro e Appiano.

“Il referendum sul tram è stato indetto per il solo Comune di Bolzano, è stato approvato dalla competente commissione comunale di tre giudici e afferisce a un quesito strettamente limitano al contesto urbano della città di Bolzano. Ora improvvisamente 'qualcuno' si sveglia con una proposta che non ha né capo né coda. Ricordiamo che la giunta provinciale ha bocciato una mozione per il prolungamento della linea Tram da Ponte Adige a Caldaro per i pendolari”.

Senza offesa, Costa:                                        Nel senso che ti stai martellando i tuoi stessi zebedei. La proposta ha un capo: Caldaro. E una coda: Bolzano. E al ritorno: capo-Bolzano, coda-Caldaro.

Dove abiti, Costa? Viaggi mai con i mezzi pubblici da fuori città a dentro città e viceversa? O sei anche tu un fighetto che passeggia annoiato verso l'Hotel Città per sorseggiare un macchiato?

“Improvvisamente”, dici, e “qualcuno”? Ti rendi conto che siamo qui da anni e senza improvvisazione? Leggi solo l'Alto Adige? La Dolomiten? Carissimo Costa, qui siamo da lustri che battiamo sul pezzo. E poi: perché ti aggrappi alla giunta provinciale (legalità) se poi chiami in causa il popolo con la consultazione (libertà)? Se il referendum è ammissibile a Bolzano, perché non lo deve essere ad Appiano e Caldaro? Ti rendi conto che il tram è stato pensato come progetto intercomunale, provinciale? Perché ragioni in termini di straquartiere? Perché sei così piccolo? Ti rendi conto che il traffico che intasa la tua città arriva in gran parte dall'Oltradige? Anche se dovessi vincere il referendum (improbabile), hai altre alternative? I 23.000 pendolari che ogni giorno fanno Caldaro-Appiano-Bolzano-Bolzano-Appiano-Caldaro come li sistemi? Come li smaltisci? Capisci che il tram bolzanino (o un metrobus degno di questo nome con corsie dedicate, o anche una cabinovia Leitner come suggeriva argutamente un lettore) ha senso solo se intercetta i 23.000 che invadono la tua città? O almeno i 2/3 di essi? Dove abiti, Costa? Viaggi mai con i mezzi pubblici da fuori città a dentro città e viceversa? O sei anche tu un fighetto che passeggia annoiato verso l'Hotel Città per sorseggiare un macchiato?

Rispondi, Costa: questo è un forum.

* Mi scuso con Davide Costa per l'espressione usata nel titolo. Nello stesso articolo premettevo di non conoscerlo. Non ho mai voluto quindi offenderlo personalmente".

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Michele De Luca Sa., 28.09.2019 - 14:04

A prescindere dall'offesa a rischio di querela da parte dell'interessato, che risponderà se lo riterrà opportuno, leggo:
"Capisci che il tram bolzanino (o un metrobus degno di questo nome con corsie dedicate, o anche una cabinovia Leitner come suggeriva argutamente un lettore) ha senso solo se intercetta i 23.000 che invadono la tua città? O almeno i 2/3 di essi?"
Ebbene, basta fare due calcoli. Il tram, viene affermato, ha una capienza di 300 persone. Sarebbe prevista una frequenza massima ogni 7,5 minuti, ossia otto convogli l'ora. Nelle punte massime di afflusso (fra le 7 e le 9) quindi potrebbe trasportare 2400x2h= 4800 persone. E le altre 18.200, ammettendo che siano concentrate soprattutto di prima mattina in entrata e al pomeriggio tardi in uscita? Quindi sarebbe la soluzione definitiva? I numeri dicono di no.
Poi ci sarebbe da discutere sulle corsie dedicate, il 131 ce l'ha solo in entrata dopo il Pillhof, ma non ce l'ha in uscita. Per il progettato tram sarà tutto da vedere se avrà sede propria o meno. Tante domande, finora senza risposta.
Inoltre un altro piccolo aspetto. A Bolzano c'è un referendum su di un progetto concreto demandato alla STA sulla base di un accordo Provincia-Comune di Bolzano e comunque la sua indizione costringerà a presentare il progetto di fattibilità. Per il resto della tratta (Ponte Adige - Caldaro) non c'è nulla se non l'idea che si trascina ormai stancamente da un paio di decenni ed evidentemente mai realizzata soprattutto per i costi. Su cosa dovrebbero quindi fare il referendum ad Appiano o a Caldaro, forse sull'idea?
Tra l'altro al Ministero dei Trasporti, da cui ci si aspetta un sostanzioso contributo di decine di milioni di €, il vincolo è che l'opera sia nel territorio comunale. Se già ora si vorrebbe farne una linea urbana ed extraurbana, al Mit potrebbero anche dire niet. Tra l'altro mi sembra pure che ci si dimentichi del voto negativo dello scorso 11 settembre in Consiglio Provinciale: https://www.consiglio-bz.org/it/banche-dati-raccolte/consiglio.asp?arch…
Quindi parlarne pacatamente, senza offese, sarebbe meglio e sarebbe meglio anche ragionarci sopra. Peccato, ma questo non lo imputo di certo all'autore, che su ciò non ci sia mai stato un dibattito pubblico vero "de visu" con dati e numeri certi.
Una cosa è certa, però. Senza una contemporanea riduzione drastica del traffico in entrata (e ciò potrà avvenire solo chiudendo la città alla mattina, ecco perché l'idea del tram "risolvi tutto" è davvero balzana) e, soprattutto, da tutte le direttrici, lo stesso servizio pubblico dei bus non riuscirà MAI a venirne fuori e saremo sempre intasati e sempre di più. Come si vede i temi sono tanti, ma pare non li si voglia affrontare se non disegnando il tram come l'optimum per risolvere qualsiasi problema dei pendolari. Peccato che non sia così.

Sa., 28.09.2019 - 14:04 Permalink
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Fabio Marcotto Sa., 28.09.2019 - 14:43

Gentile signor De Luca, "coglione" nell'accezione di "ingenuo" , ovviamente. Letterariamente è parola testimoniata da penne eccelse. "Senza offesa", la mia premessa.
Detto questo, non se ne può più di chiacchiere...io scrivo di pratica da pendolare, non di teoria da tavolino.
Ricordo che abbastanza concretamente di tram in Oltradige si parlava già una ventina di anni fa, poi una delegazione fece un salto in Francia e saltò fuori il metrobus che funziona come vediamo..
Sconcertante che quando si poteva quantomeno intravedere una soluzione la cosa più importante sia dire: "no"!

Sa., 28.09.2019 - 14:43 Permalink
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Michele De Luca Sa., 28.09.2019 - 16:15

Antwort auf von Fabio Marcotto

Il problema è di capire perché il Metrobus non funziona: alla mattina, alla sera oppure tutto il giorno? Anche se poi la Provincia parla di successo e quindi già qui ci sono affermazioni che si contraddicono? Ho visto sia a metà mattina che a metà pomeriggio che i bus da 18 metri del 131 viaggiano quasi vuoti. Poi ho sentito pendolari che affermano che dopo una certa ora al mattino (le 7), se si ritarda un attimo, il bus è strapieno, quindi è legittimo dedurre che l'assembramento sia solo in poche ore alla mattina e al pomeriggio, quando poi i bus stanno in colonna in viale Druso con tempi alti di percorrenza. Quindi un problema anche di numero di corse, di mezzi a disposizione e, ovviamente, di traffico che inchioda il 131 fra Caldaro e il Pillhof e al contrario sull'intera tratta nel pomeriggio. Lo stesso bus dovrebbe godere non di semafori alle fermate, come si sta facendo, ma di una sua intera tratta riservata.
Infatti, sul viaggio provincial-comunale di qualche anno fa sto ancora aspettando che mi chiariscano "cosa" hanno visto i signori e le signore che si sono recati a Nantes perché la strutturazione del Metrobus è ben diversa da ciò che si è fatto qui da noi (trazione dei bus a parte, sui cui non ritorno), basta Google Street View per rendersene conto (già allora, peraltro).
Ecco perché il tram, per i numeri che ho riportato, risolve, forse, solo una piccola parte del problema e, per come è configurato, cioè solo da Ponte Adige, è davvero discutibile.
Si pensa forse che i pendolari scendano fino a Ponte Adige, lascino la macchina lì e poi salgano sul tram? Se questa è l'idea, peraltro non bloccando il traffico in entrata a Bolzano (non si è mai fatta chiarezza su questo punto), allora... serve a poco o a nulla... se non... spendere 120 milioni (pure su questa cifra c'è parecchia incertezza). Oltre a non intercettare coloro che si recano in zona industriale, fra l'altro.
Torno al tema dell'intervento principale: non c'è ad oggi alcun progetto concreto di prolungamento quindi a che pro un eventuale referendum anche a Caldaro ed Appiano? Che fra l'altro non sono due località concentrate ma fatte di frazioni distribuite sul territorio, talvolta relativamente lontane dal tracciato del Metrobus. Solo per fare confusione?
Ecco perché quanto viene proposto dall'accordo Provincia-ComBz per il tram è una "mezza soluzione" che potrebbe rientrare perfettamente nel detto "Xe pèso el tacòn del buso". Con le cifre che ballano per questo mezzo tram, se ne potrebbero ben fare di cose, e non solo per cercare di risolvere il tema pendolari dall'Oltradige.

Sa., 28.09.2019 - 16:15 Permalink
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Fabio Marcotto Sa., 28.09.2019 - 17:56

Antwort auf von Michele De Luca

Ottime considerazioni. Non mi trovo d'accordo con Ponte Adige, un grande parcheggio frenerebbe molte auto. Ma ci vorrebbe un progetto più ampio di trasporto pubblico. Quello che mi stupisce è che non si veda la questione come globale. Non si risolverà mai il problema di Bolzano senza capire e risolvere i problemi di chi arriva da Caldaro e Appiano. Gente che va a scuola, al lavoro.

Sa., 28.09.2019 - 17:56 Permalink
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Peter Gasser Sa., 28.09.2019 - 18:54

Antwort auf von Michele De Luca

Der Verkehr staut morgens nur von 7:30 bis 8:15 Uhr.
Ich habe noch nirgends eine Berechnung gefunden, wie die Tram 15.000 Pendler in einer Stunde am Morgen nach Bozen und einer Stunde am Abend von Bozen heraus bringen soll.
Das geht wohl nur mit 2 Lösungen:
- ein Gondelsystem
- organisatorisch über gestaffelten Arbeitsbeginn.
Zudem will man wohl die genauen Kosten einer zweigleisigen Tram mit ausreichend Garnituren wissen: wird wohl Richtung 990.000.000 Millionen Euro gehen.

Sa., 28.09.2019 - 18:54 Permalink
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Paul Schöpfer So., 29.09.2019 - 10:49

Antwort auf von Michele De Luca

Ich war nicht nur mit dabei in Nantes, sondern war der Initiator dieser Reise. Hätte man das Projekt damals unterstützt, wäre ein ordentlicher Metrobus schon heute Realität. Im Landeshaushalt 2014 wären 86 Mio. dafür vorgesehen gewesen bis Durnwalder den Betrag aufgrund der politischen Uneinigkeit gestrichen hat. Wäre die Metrobus-Trasse damals gebaut worden, wären wir heute einer Tram viel näher.

Und wir sind nicht einfach nur so nach Nantes gefahren, sondern weil eine Experten-Studie genau dieses System als beste Lösung für das Überetsch empfohlen hat.

Nun passiert genau dasselbe wieder. Anstatt dass die Politiker sich von Experten die ideale Lösung empfehlen lassen, wird das ganze politisch ausgeschlachtet. Jeder Bürger, der zweimal Bus oder Bahn gefahren ist, glaubt selbst Experte zu sein und rauskommen wird wieder nix. Der Landesregierung ist das Recht, da das Geld eh hinten und vorne fehlt und man das Projekt so schön vor sich herschieben kann.

So., 29.09.2019 - 10:49 Permalink
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Daniele Menestrina So., 29.09.2019 - 20:32

Antwort auf von Paul Schöpfer

"Und wir sind nicht einfach nur so nach Nantes gefahren, sondern weil eine Experten-Studie genau dieses System als beste Lösung für das Überetsch empfohlen hat." Endlich jemand der bestätigt, dass damals nur an die Interessen der Überetsch gedacht wurde und nicht an die der Landeshauptstadt. Nur ausbaden müssen wir das und uns auch den Kosten ordentlich beteiligen.

So., 29.09.2019 - 20:32 Permalink
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Martin Aufderklamm So., 29.09.2019 - 11:21

Antwort auf von Michele De Luca

Signor De Luca io a Nantes c'ero: le corsie riservate sono due, una per senso di marcia, tranne in Route de Clissons con due fermate non parallele ma sfasate per sfruttare lo spazio esistente.
In Rue de Bourdonnières invece esiste una sola corsia riservata. Questa viene utilizzata a partire da metà lunghezza della strada menzionata in modo tale affinchè il bus si trovi come prioritario, preferenziale all' agevolato alle due intersezioni alla fine della strada.
La macchina della "propaganda" a suo tempo ha utilizzato quanto appena descritto per veicolare il seguente messaggio: "per il metrobus non servono necessariamente due corsie."
Per completezza di informazioni mi sembra doveroso aggiungere un dettaglio che non e' stato comunicato: una parte del percorso del metrobus a Nantes e' il tracciato di un ex autostrada urbana di penetrazione che l'Amministrazione Comunale ha avuto il coraggio di convertire togliendo appunto due corsie al traffico privato.

So., 29.09.2019 - 11:21 Permalink
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Karl Gudauner Sa., 28.09.2019 - 23:40

Grad bei Null muss die Verkehrsplanung nicht beginnen. In den Schubladen liegt allerhand. Als historische Gedächtnisstütze dazu folgender Link: https://www.comune.bolzano.it/UploadDocs/9163_Atlas_36.pdf
Die Studie Knoflacher-Frey der TU Wien aus dem Jahr 2008 hat sich ausführlich mit einer Straßenbahnplanung befasst, die das Überetsch einschließt. Das ist Fachexpertise, die zu berücksichtigen ist. Wie dann heute die Lösung aussehen kann, hängt von den aktuellen Erfordernissen, technischen und finanziellen Möglichkeiten ab. Gut wäre es also, wenn Fachleute ohne politische Einschränkung der Optionen (Straßenbahn oder andere schienengebundene oder elektrifizierte ÖPNV-Lösung, nur für Bozen, nur für Bozen und Leifers, Direktverbindung oder mit Schnittstelle Sigmundskron bis ins Überetsch...) ENDLICH umsetzungsreife Pläne vorlegen könnten. Die Gemeinden Eppan und Kaltern beabsichtigen offenbar einen entsprechenden Auftrag zu vergeben, was das die Anbindung des Überetsch betrifft. Ratsam wäre, wenn das unter Einbindung von Bozen und der Landesverwaltung erfolgt. Schade wäre, wenn das nur Wahlkampfgeplänkel bleibt...

Sa., 28.09.2019 - 23:40 Permalink
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rheticus rheticus So., 29.09.2019 - 06:47

“Anche se dovessi vincere il referendum (improbabile)” - mi sembra che il sig. Costa si sia prodigato – e qui il mio plauso ed il mio ringraziamento – per promuovere il referendum sulla realizzazione del tram a Bolzano, solo da un punto di vista di democrazia diretta; dare cioè la possibilità ai cittadini di decidere se vogliono il tram o meno. Il sig. Costa, da quello che ho appreso
dalla stampa ha una posizione neutrale. Non è ne “pro” ne “contro” la realizzazione del tram, quindi la sua battaglia la ha già vinta in quanto il referendum si farà.
Per quanto riguarda il coinvolgimento nel referendum dei comuni limitrofi, esso non potrebbe certo essere vincolante per la realizzazione di un’opera che causerebbe (grossi?) disagi alla città di Bolzano.

So., 29.09.2019 - 06:47 Permalink
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Fabio Marcotto So., 29.09.2019 - 09:19

Antwort auf von rheticus rheticus

ringraziando per le molte osservazioni, vorrei chiarire alcune cose. Mi ha irritato leggere "né capo né coda, "qualcuno", "improvvisamente", "confusione", come se una consultazione in Oltradige fosse un'idea da coglioni.
Il quesito può essere: siete favorevoli alla continuazione della linea tramviaria per il tratto Ponteadige-Caldaro?
Come ricorda il sig. Gudauner, l'idea non è nuova. Non è che qui parliamo di nuvole e a Bolzano invece di finferli. Il referendum a Bolzano - tra sì tram no - è, credo, solo un'occasione per perdere tempo. Mettiamo vinca il no. Tutto come prima! Valanghe d'auto da sud. Senza la possibilità di ottimizzare il progetto proposto, e di prolungare la linea. Ripeto: tutto come prima e giù a lamentarsi dei pendolari da Caldaro e Appiano!
Soldi: si sono trovati per ogni sputo di paese con le circonvallazioni, possibile che per il capoluogo non si riesca a battere il pugno?
Laives e Merano: hanno bus e treno, più superstrada la seconda. È evidente che l'enorme problema rimane l'Oltradige.
Egoismi del tipo non voglio i binari, non voglio i lavori, la rotaia fa rumore (non è vero!!) vanno superati
Bisogna vedere se il tram ( che comunque porta fino a 400 persone, per quanto ho letto) è la soluzione migliore

So., 29.09.2019 - 09:19 Permalink
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Sepp.Bacher So., 29.09.2019 - 09:12

Das größte Problem scheint die Bewältigung der Pendlerströme zu den Stoßzeiten zu sein. Aber welche Lösungen gibt es da? Man hört, dass es das selbe Problem bei den Pendlerzügen z. B. von Meran oder vom Unterland ebenfalls gibt. Aber wie lösen das Großstädte? Fabio du hast doch schon mal an Großstädte als positives Beispiel verwiesen? Ich glaube aber, dass es das Problem der Überfüllung z. B. in München bei den U- und S- Bahnen ebenso gibt. Die fahren doch auch zu den Stoßzeiten nicht häufiger oder haben mehr Garnituren?
Das Problem gibt es m.E.n. aber nicht nur zu Pendlerzeiten. Ich bin diese Wochen mal am Vormittag mit dem Expressbus 131 nach Eppan gefahren; mit fast leerem Metrobus. Bei der Rückfahrt (später Vormittag) - immer mit Bus 131, aber nur normale Größe - total überfüllt mit Urlaubsgästen, so dass man sich gar nicht mehr rühren konnte. Aber diese Beobachtung habe auch schon vorher z. B. bei Autoverkehr gemacht, dass im Laufe des Vormittags die Straßen gleich mit Autos verstopft sind, als zu Pendlerzeiten.

So., 29.09.2019 - 09:12 Permalink
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Peter Gasser So., 29.09.2019 - 09:20

Antwort auf von Sepp.Bacher

Ich war letzte Woche in Wien.
Gegen 17:30 Uhr waren die U-Bahnwagen so voll, dass man nicht mehr zusteigen konnte.
Problemlösungen:
technisch: Verdichtung des Verkehrsnetzes (sofern finanzierbar);
organisatorisch: Steuerung von Arbeitsbeginn und Arbeitsende.
oder: weniger produzieren und weniger arbeiten?

So., 29.09.2019 - 09:20 Permalink
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Sepp.Bacher So., 29.09.2019 - 09:40

Antwort auf von Fabio Marcotto

Ja stimmt Fabio, jetzt erinnere ich mich an einen Bericht im TV, dass es inzwischen doppelstöckige TGVs gibt und dass auch die dt. Bundesbahn überlegt, solche doppestöckige ICEs oder sogar ICE Sprinter bauen zu lassen. Aber im Untergrund sind solche Lösungen wahrscheinlich nicht so schnell möglich!

So., 29.09.2019 - 09:40 Permalink
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Elisabeth Garber So., 29.09.2019 - 10:58

Antwort auf von Peter Gasser

Von Wien habe ich das Trambahnfahren in bester Erinnerung ( oberirdisch und angenehmes Tempo u.a.) - natürlich müsste das alles zweigleisig sein! Auch Lana-Meran war zu Zeiten, als Autos noch seltene ein Luxusgüter waren, mit der Tram verbunden...Kurz: Ich wär für zweispurige Trambahnen und einspurige Straßen!
Die Mebo als zweispurige und Alternative für die Schnellen. Das wär was!

So., 29.09.2019 - 10:58 Permalink
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Elisabeth Garber So., 29.09.2019 - 09:26

Antwort auf von Sepp.Bacher

Das Problem mit der Überfüllung gibt es (in den Touristensaison auch beim Vinschgerzug). Vorteile bei Zug und Tram (scheinen mir), dass bei Bedarf Wagone "an- und abgehängt" werden können. Die Zeiten, in dene sich Fahrgäste vervielfachen sind ja bekannt.

So., 29.09.2019 - 09:26 Permalink
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Peter Gasser So., 29.09.2019 - 09:33

Antwort auf von Elisabeth Garber

Ja, aber die Garnituren, Züge und Waggons, kosten und kosten... darum frage ich ja immer, was kostet eine zweigleisige Tram von Kaltern nach Bozen, welche die Problematik wirklich löst, und niemand antwortet.
Ich gehe von einer Milliarde Euro aus... das Geld wird dann bei Rentnern, Kranken, bei Lehrern und Psychologen fehlen...
Bei meiner Tochter gab es in der Schule nicht genügend Schulbücher, also sollte kopiert werden: es war aber auch nicht genug Kopierpapier da; die Integrationslehrer waren meist als Urlaubs- und Krankenersatz eingesetzt...
aber 1e Milliarde Euro, um 15.000 Personen 15 km weit zu bewegen? Ich bin kritisch...

So., 29.09.2019 - 09:33 Permalink
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Sepp.Bacher So., 29.09.2019 - 09:48

Antwort auf von Peter Gasser

Es würde genügen bei Ortsumfahrungen nicht immer die teuerste Lösung zu wählen. Jeder Straßen-Tunnel kostet irrsinnige viel Geld beim Bau. Im Vinschgau ist der längste Umfahrungstunnel schon genehmigt, der gleich zwei Ortschaften in einem Tunnel umfährt. (Hirnrissig!) und bei Tunnels kostet auch der Betrieb noch viel Energie und Geld - also hohe Folgekosten. Dabei ist das Gefahrenpotential größer und bei jeder kleinen Störung liegt der Tunnel still!

So., 29.09.2019 - 09:48 Permalink
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Daniele Menestrina So., 29.09.2019 - 20:27

Antwort auf von Sepp.Bacher

Ich hab schon vor geraumer Zeit von 96 Millionen gelesen. Ich kann mich daran erinnern, weil es genau 50% der Kosten der Umfahrung im neuen Virgltunnel wären. Wusste damals sofort, dass der Tunnel in Kastelbell gebaut werden würde und nicht der in Bozen. 2.000 Einwohner im Vintschgau sind unseren Politikern ja weitaus mehr wert als 110.000 Bozner.

So., 29.09.2019 - 20:27 Permalink
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Elisabeth Garber So., 29.09.2019 - 12:59

Antwort auf von Peter Gasser

Ja und genau deshalb ärgert es mich dass man für "andere Dinge" (Touristenattraktionen z.B.) haufenweise Geld mobilisieren kann - dabei liegt die Zukunft in Umwelt-Schutz, Landschaft-Schutz und Klima-Schutz - nicht im schnell verdienten Geld, was die gegenteilige Wirkung mit sich bringt. Das dürfte wohl endlich in den Politikerköpfen angekommen sein?!

So., 29.09.2019 - 12:59 Permalink
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Massimiliano Rausa So., 29.09.2019 - 09:58

Antwort auf von Sepp.Bacher

Qui siamo nell'avanguardia della comunicazione.
Già conoscevamo "Ignorante!", "Ma.. insomma! come si permette?"
"nel senso che ignora" .. chiaramente!
Mica avrà pensato che l'ho chiamata ignorante per offenderla, ma lei ignora alcune cose. Quindi finisce che se protesti hai la coda di paglia, e quasi quasi non conosci neanche l'italiano.
Quindi avremo "deficiente!" (le mancano delle informazioni, ha un deficit informativo, ma va da sé che va inteso con questa accezione).
Lei, Signor X.. Lei.. è un coglione! ma non si offenda, perché (forse non lo sa) ma tra le tante accezioni della parola c'è anche quella di ingenuo.
Ma come, non lo sapeva, allora è pure ignorante. Dai! che anche Petrarca l'ha usato.. Daai!
Che poi, ovviamente, ingenuo è proprio la sfumatura di significato che intendeva l'autore.
E poi l'aveva detto: Senza offesa.
Però.. sai.. ti devo dare pubblicamente del coglione.

So., 29.09.2019 - 09:58 Permalink
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Karl Gudauner So., 29.09.2019 - 11:59

Meiner Meinung nach ist es nicht sinnvoll, eine auf Bozen beschränkte Bürgerbefragung zu machen. Das ist Kirchturmpolitik, mit der die Illusion erzeugt wird, Bozen könnte als Schul- und Verwaltungs- sowie Produktions- und Dienstleistungszentrum seine ganz eigene Verkehrsplanung machen ohne das Einzugsgebiet zu berücksichtigen. Aufgrund der Rolle der Landeshauptstadt muss das ÖPNV-Konzept umfassend angelegt werden. Das ist eine komplexe technische Herausforderung. Hierfür muss die Landesregierung die Weichen stellen, die politische Koordination übernehmen und dafür sorgen, dass eine gute Lösung - auch schrittweise, sobald sie feststeht - umgesetzt wird. Daraus ergibt sich ein weiteres Argument gegen eine (auf Bozen eingeschränkte) Bürgerbefragung: Eine so komplexe Planungsaufgabe lässt sich nicht auf eine Ja-Nein-Antwort reduzieren. Es wird mehrere Lösungsalternativen geben. Noch scheinen diese nicht ausreichend ausgelotet. Da dazu auch neue Trassenführungen der Autobahn und der Bahnlinie samt Bahnhofsverlegung gehören, also überregionale Planungserfordernisse für den Brennerkorridor, sollte ein Teil der Finanzierung durch EU-Mittel abgedeckt werden.

So., 29.09.2019 - 11:59 Permalink
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Profil für Benutzer Maria Teresa Fortini
Maria Teresa Fortini Fr., 04.10.2019 - 21:51

Una bella occasione per parlare di tram e mobilità! Non la conosco, sig. Marcotto, ma apprezzo lo stimolo che ha dato con appassionata e ironica discussione. I nostri amministratori, provinciali e comunali, non hanno invece mai voluto parlarne prima, raccogliere informazioni tra i cittadini, residenti nel capoluogo e pendolari e accettarne con rispetto le diverse posizioni ( a volte maturate, come leggo in questa chat, da esperienze e approfondimenti competenti) ma anche i preconcetti cercando insieme di arrivare ad una scelta condivisa che piaccia e serva al maggior numero di persone. Ora è veramente tardi e andiamo verso un progetto costoso, parziale e mal pensato che però, a furia di incarichi sottosoglia, sta accontentando esperti, tecnici e il solito giro "di house". E' stata promessa dalla ass. Lorenzini una istruttoria pubblica che mettesse a confronto proposte e prospettive diverse, poi ci ha ripensato. L'amministrazione ha preferito puntare sull'ingenuità di un consigliere che ha voluto, senza voler trovar spazio per un ampia informazione, puntare su un referendum che già il fatto che sia stato approvato con un quesito assolutamente fasullo, già fa capire quanto porterà acqua a chi comunque il progetto del tram lo ha deciso da tempo: la Provincia. Perchè il quesito è fasullo? perchè cita il viale della Stazione come punto di arrivo/partenza mentre già si parla della stazione del Renon come capolinea, come previsto nel piano dell'Areale. Si farà presto eventualmente, ad aggirare un improbabile NO ad un referendum non vincolante, ma che costerà circa 200.000 euro, e che arriva a decisioni già prese. La Sta ha già assegnato il vincitore della progettazione e identificato già il Rup, un ingegnere civile (manco un esperto di trasporti sembra abbiano scelto) di Palermo. L' errore grande è stato quello di non voler prendere in considerazione il progetto di più linee cittadine, che coprissero anche i quartieri popolari, e che avrebbero reso il progetto per la città, non per i turisti o i pendolari, e solo dell'Oltradige! Che poi poverini dove la parcheggiano la macchina in 20.000! :-) Invece da subito bisognerebbe introdurre il ticket di ingresso, con accesso libero a chi fa carpooling ( almeno in 3) e vanpooling. Già così si ridurrebbe significativamente l'arrivo di auto a Bolzano! Perchè non si parla più dell'inquinamento, tutti concentrati sul fluidificare il traffico, contruendo altre strade, sottopassi, rotatorie, sopraelevate e bypass !!! Invece basta!!! L' aria a Bz è inquinata dalle troppe automobili e vanno ridotte drasticamente subito.... non quando ci sarà il tram, il metrobus, la funivia, il drone e il teletrasporto! ;-)

Fr., 04.10.2019 - 21:51 Permalink