Politik | Provinciali 2013

Per difendere o combattere l'Italia

Non solo Svp, nella giornata di ieri. Anche Forza Alto Adige/Lega e Süd-Tiroler Freiheit presentano i proprio candidati. Con obiettivi politici diametralmente opposti.

Nel giorno in cui la Svp ha celebrato a Merano l’avvicendamento tra Luis Durwalder e Arno Kompatscher, nonché affermato con orgoglio l’intenzione di continuare a dettare legge in Consiglio provinciale grazie a una maggioranza assoluta di seggi, da tutti sentita come a portata di mano, anche altri partiti hanno presentato i candidati ed esibito le proprie ambizioni.

Forza Alto Adige/Lega Nord ha ricevuto la visita di Renato Schifani, presidente dei senatori di Forza Italia, proprio mentre a Roma il governo veniva quasi affondato dal siluro sparatogli dai ministri del suo partito. Proprio sulla fragile barca guidata da Enrico Letta la Svp aveva puntato le sue carte per rilanciare il progetto autonomistico. Ma secondo quanto riportato dal quotidiano Alto Adige, Schifani avrebbe anche parlato all’indirizzo della Stella Alpina dicendo: “Siamo in Italia e dobbiamo difendere la nostra italianità”. Insomma: noi intanto facciamo affondare il governo, stranissimo modo di difendere l’italianità, poi staremo a vedere. Chissà cos’avrà pensato la “leghista” e un tempo “super-autonomista” Artioli, che della Svp ha fatto addirittura parte. Ma in fondo queste sono vicende passate. Adesso la Artioli se ne sta tutta contenta alla corte dei berlusconiani e sfoggia la maglia numero 1 della nazionale azzurra.

Chi a difendere l’italianità proprio non ci pensa e, anzi, fa di tutto per staccare il Sudtirolo dal resto del paese, sono quelli di Süd-Tiroler Freiheit. Riuniti a Castel Mareccio, gli indipendentisti guidati da Sven  Knoll e Eva Klotz hanno ovviamente lanciato la loro campagna elettorale e la squadra dei 35 candidati ripetendo per l’ennesima volta le parole d’ordine che stanno assicurando loro un crescente consenso, soprattutto in periferia e soprattutto tra i giovani. La partenza flop del referendum pro-autodeterminazione e le numerose debolezze di un progetto politico impostato esclusivamente sul revanscismo anti-nazionale non dovrebbero far comunque mancare alla fine un buon pacchetto di voti.

Un commento indiretto a questi fatti è possibile leggerlo anche QUI.