Politik | cellulare e vaccino

Vaccino, identità e usabilità

Il portale delle prenotazioni per le vaccinazioni CoVID richiede obbligatoriamente un numero di cellulare. In paesi più evoluti fanno senza.
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vaccino, Covid
Foto: Pixabay

Questa mattina mi sono prenotato per la vaccinazione anti CoVID. Tutto perfetto, un portale progettato secondo criteri moderni di usabilità: caratteri leggibili e testi comprensibili anche a chi non è laureato in giurisprudenza. Per identificarsi è sufficiente il codice fiscale, d'altronde l'hanno inventato proprio per questo. Un minuto, questione risolta? Purtroppo no. Occorre indicare una possibilità di contatto, Email o cellulare. Scelgo Email. Il numero di cellulare resta però obbligatorio, senza non si procede. Provo a inserire tutti zeri. Non funziona, deve essere plausibile. Metto delle cifre a caso con un prefisso realistico. La conferma viene immediatamente inviata, come richiesto, per Email con un documento pdf, posso anche scaricarla dal sito. Mi resta il dubbio che se si fosse inserito un numero di cellulare straniero anche questo sarebbe stato rigettato. Ma non ho voglia di cancellare la prenotazione e scocciare amici all'estero per farmi dare i loro numeri. Lasciamo la cosa come è. Il problema è risolto.

Ma anche no. A cosa è dovuta questa invadenza forzata del telefono cellulare? E' una scelta politica, delle società di telefonia mobile o della politica sotto dettatura delle società di telefonia mobile? (Propendo per la terza opzione). Perché delle nove società che gestiscono SPID nessuna offre metodi di identificazione alternativi al codice inviato per SMS su un cellulare? Inviarlo per Email è meno sicuro? In Russia questa opzione è prevista, da noi no. A New York sul portale delle vaccinazioni è scritto "dato che siamo in una situazione di emergenza dobbiamo rinunciare ad applicare i consueti metodi di verifica dell'identità. E' sufficiente che ci comunichi (1) un telefono fisso, oppure (2) un cellulare, oppure (3) una email di contatto, oppure (4) un indirizzo stradale al quale puoi ricevere corrispondenza." Semplice, chiaro, comprensibile e di buon senso. Se gli Americani avessero UCAS saremmo noi a dominare il mondo. Ma UCAS è capitato da noi.

La Costituzione tra i doveri del cittadino non comprende quello di avere un telefono cellulare. Le leggi e i decreti sull'identità elettronica richiedono un c.d. "elemento secondario di identificazione" scelto tra Email e numero di cellulare (il primo elemento sono i dati anagrafici). Al momento dell'implementazione pratica la nostra Pubblica Amministrazione richiede però entrambi. A ulteriore sicurezza? Per evitare che un hacker del Vattelapescan faccia le nostre dichiarazioni fiscali o le domande INPS? Riuscisse a capirle, sarebbe molto bravo. A questo punto perché non richiedere anche il numero di targa dell'automobile o dell'abbonamento Netflix? I produttori di auto e i gestori di servizi Internet dopotutto sono società commerciali come quelle di telefonia mobile. Al limite potrebbe andare bene che il cittadino possa accedere ai portali pubblici online solo in quanto consumatore di servizi privati, ma allora niente ipocrisie, mettiamolo in chiaro.

Riguardo la sicurezza ricordiamo che i dati Facebook di mezzo miliardo di utenti nel mondo tra cui trentacinque milioni di italiani con identificativi anagrafici, cellulari ecc. sono stati trafugati e sono in vendita online.  Proprio questa mattina un grande giornale titola che un milione di ultra 80-enni non si è prenotato online per la vaccinazione, ma ci sono difficoltà nel raggiungerli per via della "privacy". Cioè, la ASL non può dare a se stessa l'elenco della popolazione registrata. Immaginiamo le risate che si faranno da Washington a Pechino.

Una lista di tutte le incongruenze dell'identità digitale, privacy, diritti ai propri dati, invadenza dei social e abusi commerciali riempirebbe alcuni volumi della Treccani. Le direttive europee, come succede spesso, non risolvono problemi ma li complicano, vedi la GDPR che rende la vita impossibile al piccolo imprenditore mentre Facebook, Microsoft e Google possono scegliere se, quando e come applicarla, tanto sono soggetti alle leggi americane e si possono permettere schiere di giuristi. Eppoi adesso l'attenzione delle istituzioni europee non è indirizzata a strategie di sistema ma a sedie e divani. A livello di Comune e Provincia, iniziamo in piccolo, si potrebbe però provare a usare il buonsenso dimostrato da russi e americani e costruire portali semplici che non richiedano dati non direttamente necessari allo scopo primario, quali per l'appunto il numero di cellulare. Questa sarebbe vera usabiltà, non una app ma un complesso di soluzioni che comprendono la leggibilità dei testi, il mettersi dal punto di vista dell'utente, il non richiedere informazioni superflue, l'offrire diverse opzioni.

Se qualche decisore istituzionale avesse piacere di discutere in dettaglio la questione, resto volentieri a disposizione. Autorizzo in anticipo la redazione di Salto a segnalare a richiesta giustificata il mio indirizzo Email.