Politik | Kaufhaus

L’incognita Benko, oggi inizia la discussione

Pd e Svp lasciano libertà di voto. Se il progetto verrà bocciato i Verdi passeranno da un appoggio tecnico a uno politico?

Ci siamo, fra poche ore il piano di riqualificazione urbanistica di via Alto Adige verrà discusso in consiglio comunale (anche se la votazione slitterà quasi sicuramente a domani, giovedì 23 luglio) e con esso anche, evidentemente, il futuro della giunta Spagnolli. Ad aprire l’audizione, così come richiesto dalla Lega Nord, saranno due avvocati che avranno il compito di spiegare quanto ingente sarebbe la penale che il Comune dovrà risarcire a René Benko qualora il progetto non dovesse avere l’approvazione. A seguire la relazione del sindaco Luigi Spagnolli e poi il dibattito vero e proprio nella fossa dei leoni. Il consiglio, del resto, è diviso quasi esattamente in due: i no sarebbero forse 20 mentre i sì 18-19, più un pugno di incerti (che potrebbero essere decisivi per l’esito della votazione), senza dimenticare la spada di Damocle del voto segreto. Non solo, c’è poi il nodo delle incompatibilità di alcuni consiglieri - due su tutti Pitarelli e Giovanelli. Il Pd e la Svp hanno lasciato libertà di voto ai propri eletti, cosa - visti i precedenti - che potrebbe riservare anche delle sorprese. 

Favorevole al progetto l’opposizione: 5 consiglieri della Lega e 3 di Alto Adige nel cuore, Marco Caruso di Unitalia, la “fu” Svp Anna Pitarelli e Alberto Sigismondi di Fratelli d’Italia. Enrico Lillo (Forza Italia) è per il sì mentre il collega di partito Franco Murano è nel girone degli indecisi. Approvano il progetto Benko almeno due consiglieri della civica per Spagnolli, Sandro Repetto del Pd che insiste a non voler sottostare al ricatto dei Verdi, mentre sul fronte opposto i bizziani Mauro Randi, Miriam Canestrini e Monica Franch sembrerebbero più propensi a tenersi stretto l’appoggio della compagine ambientalista. Se dovesse vincere il sì, infatti, i 5 ecosociali (Verdi, Sel e Rifondazione) staccherebbero la spina alla giunta Spagnolli che a quel punto non avrebbe chance di sopravvivenza. Se invece dovesse vincere il no - fra i contrari accertati i 5 stelle - che invitano i cittadini ad assistere alla votazione in aula domani sera - , gli ecosociali, Rudi Benedikter di Project Bozen, Andrea Bonazza di Casapound e almeno due consiglieri della Svp: Sylvia Hofer e Ulrich Kauer - uno degli scenari possibili potrebbe essere costituito da un “rimpasto” di giunta una volta modificato lo statuto. Non ci vorrà molto, ancora, per scoprire cosa accadrà. 

 

 

Bild
Profil für Benutzer Massimo Mollica
Massimo Mollica Mi., 22.07.2015 - 13:18

Facciamo un gioco! Proviamo a dire come andrà.
Personalmente penso che purtroppo vincerà il NO. Interessi ideologici e personali avranno la meglio. Non so se Benko farà ricorso. Moralmente ne ha tutto il diritto e visto il tempo e il denaro speso, anche dal comune, lo farei pure io cittadino. La giunta proseguirà ma non è scontato che regga, per lo meno a lungo termine. I verdi non entreranno perché fa più fiko stare fuori. Le opposizioni (interne ed esterne) per il NO trionferanno ma il loro consenso sono certo che non aumenterà per questo motivo. Il PD rimarrà lo stesso, ovvero lacerato. E probabilmente pagherà con gli elettori alle prossime elezioni . Stesso discorso per la SVP.
A Bolzano niente cambierà! Il parco della stazione non interesserà più a nessuno, come del resto era prima dell'avvento di Benko.La zona rimarrà quella che è ora, quindi degradata e piena di traffico. Stesso discorso per il Virgolo, e così purtroppo per il polo bibliotecario, che verrà ridimensionato ma forse non si farà nemmeno. Riguardo all'areale rimangono tante incognite. Del resto se Benko decidesse di investire ci sarebbero i soliti a parlare di complotto o attacco all'Heimat (come ho letto appena adesso su Twitter). Si confida nei soliti noti, che praticamente hanno in mano mezza città (in quest cose siamo molto Italia).
L'unica mia speranza per questa città sono le nuove generazioni.

Mi., 22.07.2015 - 13:18 Permalink