In Zusammenarbeit mit der Architekturstiftung Südtirol / in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige.

Testo: Andreas Kofler curatore Turris Babel No.135 Ein Haus der Architektur | Una casa per l’architettura

BAU è stato fondato nel 2015 da Simone Mair, Lisa Mazza e Filipa Ramos ed è un istituto per l’arte contemporanea e l’ecologia. L’attenzione è rivolta allo sviluppo di progetti artistici che rispondono ai quesiti del nostro presente, in cui natura e cultura sono considerate come collegate e in cui l’uomo è visto parte del proprio ambiente e parte di un ciclo ecologico. Le attività di BAU si concentrano in particolare su tre aree: BAU Residency sviluppa progetti locali con artisti e collettivi internazionali, BAU Alliances crea partnership per la realizzazione di progetti, BAU Agency è una piattaforma di servizi.

I progetti di BAU non si confrontano esplicitamente con la dimensione architettonica e la sua divulgazione, bensì utilizzano le infrastrutture esistenti e il paesaggio per creare spazi, in senso metaforico, o per occuparli in forma nuova. Per citare due esempi, dal 2022, il progetto Caldera occupa temporaneamente lo spazio di una serra energeticamente autosufficiente, costruita vent’anni fa, e la trasforma in uno spazio espositivo, un ristorante e un vivaio di pomodori. Oppure sceglie il fiume Talvera e i suoi dintorni per dare vita al progetto «Reading Rivers» (2021-2023) per un’esperienza collettiva di ascolto e lettura.

In qualità di partner del progetto di ricerca interdisciplinare della facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano, il gruppo di ricerca dell’università, insieme a Bau e Lungomare, indaga in modo approfondito la persistente relazione con il lascito contradditorio del fascismo (CuFa – Curare Fascismo). Un primo ciclo di seminari nel giugno del 2024, composto da tre eventi pubblici, ha avuto lo scopo di analizzare gli approcci critici e confrontarsi sulla ricontestualizzazione delle tracce architettoniche del fascismo storico in Italia.