*Teatro dell’ architettura
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Andreas Kofler Chi ha preso l’inizia-tiva di fondare il Teatro dell’Architettura (TAM) di Mendrisio riconoscendo la neces-sità di una casa di questo genere in Canton Ticino?
Walter Angonese ancora una volta è stato il nostro padre fondatore ed ex direttore mario botta. ma si trattava anche dell’esigenza dell’accademia di disporre di spazi ampi per allestire mostre ed eventi, oltre che per la didattica e per poter approfondire meglio alcune attività e argomenti cardine di una scuola d’architettura. e anche per poter condividere con il territorio e con il cantone le potenzialità di un edificio multifunzionale, perché di questo appunto si tratta (un teatro anatomico dell’accademia! botta si rifà spesso al teatro anatomico della facoltà di medicina di padova) oltre agli eventi interni e alle mostre che trattano di architettura e arte, qui si svolgono anche eventi dedicati alla musica, alla letteratura e alla danza. -
AK Il finanziamento del Teatro dell’Ar-chitettura è legato all’Accademia di archi-tettura (AAM) dell’Università della Sviz-zera italiana (USI)? Qual è l’incarico della fondazione?
WA in effetti, abbiamo un pubblico molto eterogeno, in occasione di mostre e conferenze è composto ovviamente da tanti membri della famiglia accademica ma anche da visitatori che giungono da vicino e lontano. recentemente per esempio ci ha onorato della sua presenza peter eisenman e arrivano delegazioni da cina, america, gran Bretagna, francia e altri paesi. e no, non si tratta di un programma puramente accademico. consideriamo il tam come un incubatore culturale, non solo per la scuola stessa, ma anche molto più in là, e non dobbiamo dimenticare che come tale siamo conosciuti fino a milano e oltre.
Wir sehen das tam auch als einen kulturellen Inkubator für die Schule selbst aber auch weit darüber hinaus, man darf nicht vergessen, dass wir als solcher bis nach Mailand oder darüber hinaus bekannt sind
AK Dal 1996, anche l’Archivio del Moderno fa parte delle istituzioni vicine all’Accademia di Architettura. In che modo il Teatro dell’Architettura utilizza le collezioni e i lasciti dell’archivio? Vi è una collaborazione nella produzione di mostre?
WA ci sono già state mostre organizzate in collaborazione con il nostro archivio del moderno (che dipende appunto dall’aam). l’archivio (che appartiene in parte alla fondazione e in parte ad aam/usi) si trova al momento in fase di trasformazione e prossimamente lo riporteremo a mendrisio, attualmente si trova a balerna, anche per potenziare la rete tra ricerca e didattica.
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Internationale Beispiele
Für die im folgenden Abschnitt beschriebenen »Case studies« aus den benachbarten Ländern wurde bewusst eine diverse Auswahl getroffen. Diese können als Hypothesen, von dem was in Südtirol sein könnte, gelesen werden: Was erscheint stimmig, was übertrieben, was zu bescheiden. Die Gründungsgeschichte und die Zielsetzungen dieser Einrichtungen bestimmen ihre Organisationsform, ebenso wie die immer wiederkehrenden Herausforderungen, sie finanziell (öffentlich und/oder privat) zu sichern. Der größte gemeinsame Nenner sind engagierte Menschen, die sie betreiben. Einige von ihnen wurden hier interviewt. Ihnen danken wir ausdrücklich für ihre Zeit und die wertvollen Einblicke in ihre Institutionen.
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AK In che misura la vostra casa è riuscita ad affermarsi anche a livello regionale anche come piattaforma per l’architettura e per la pianificazione urbana? Ci sono state o ci sono progetti su temi che affrontano anche le attuali sfide della pianificazione territoriale del Ticino?
WA il tam è relativamente giovane, è stato aperto soltanto un paio di anni fa. essendo a capo di aam sono naturalmente anche responsabile del tam. Il programma, in accordo con me, è coordinato da marco della torre. inoltre, per la fondazione tam hanno diritto di intervento mario botta come presidente e riccardo blumer come direttore. finora si è tenuta una mostra su temi di urbanistica e di architettura regionale ma al momento ci sono numerosi progetti di ricerca in corso presso l’aam (per esempio, il progetto «città dei laghi», avviato da michele arnaboldi) e naturalmente non è escluso che in futuro i risultati di queste ricerche possano essere presentati a un pubblico più ampio attraverso delle mostre.
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*Ausgehend von Turris Babel #135 werden wir im kommenden Jahr – im Wechsel zu unserem üblichen Zwei-Wochen-Rhythmus – Texte und Beispiele zu einem möglichen Haus für die Architektur in Südtirol präsentieren. Damit möchten wir das Thema einer breiten Öffentlichkeit nahebringen und gemeinsam die Vorteile sowie die Bedeutung einer solchen Institution für Südtirol erkunden.
Ein besonderer Dank gilt dem Team von Turris Babel unter der Leitung von Alberto Winterle sowie dem Kurator dieser Ausgabe, Andreas Kofler, die sich diesem Thema angenommen und es weiterentwickelt haben.
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